Può avere origine da disfunzioni correlate alla produzione o emissione degli spermatozoi, o da alterazioni delle loro caratteristiche morfologiche o funzionali.
La diagnostica nell’uomo è molto più semplice.
In realtà un esame del liquido seminale (spermiogramma) con la ricerca di autoanticorpi antispermatozoo più una spermiocoltura, eseguiti in un laboratorio qualificato, forniscono una informazione sufficientemente esaustiva per un primo inquadramento diagnostico.
L’andrologo ,nel corso della sua visita,oltre agli esami ormonali genetici o infettivologici, effettuerà una valutazione sul volume dei testicoli e cercherà la presenza di un eventuale varicocele.
La presenza di patologie infettive prostatiche con conseguenti stati infiammatori incide sulla capacità fecondante con l’aumento della viscosità,la riduzione del numero e della motilità degli spermatozoi (oligoastenospermia).
Per approfondimenti vedi la pagina dedicata all’infertilità maschile
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