E’ dal 2013 ,che ha rappresentato l’anno di svolta nell’offerta di analisi genetiche sia su embrioni che sull’endometrio, che il Centro Ferticlinic ha focalizzato la sua attività in fecondazione assistita sulla diagnosi genetica degli embrioni.
La diagnosi preimpianto delle aneuploidie embrionarie (PGS) e la diagnosi preimpiando sulle malattie monogeniche (PGD) nelle coppie portatrici di anemia mediterranea , fibrosi cistica o traslocazioni vengono effettuate ,su indicazione medica o su richiesta delle stesse coppie, quotidianamente nel nostro Centro.
Il centro Ferticlinic ha recentemente(2016)ridotto i costi di queste indagini genetiche,andando incontro alle esigenze di chi vuole o deve sapere di più sullo stato di salute degli embrioni da trasferire. .
Questa offerta nasce dalla constatazione che molte coppie, soprattutto dopo il primo insuccesso,chiedono di conoscere i motivi che lo hanno determinato. Finora le risposte si sono basate su varie ipotesi,preponderante tra esse quella genetica .La causa genetica è responsabile di più del 50% dei mancati impianti e degli aborti nelle prime settimane.
Abbiamo così deciso di strutturare un’offerta di PGS per screeening delle alterazioni cromosomiche numeriche ,che rappresentano la gran parte delle alterazioni genetiche embrionarie a costi contenuti. Certa che nel futuro questo test diverrà parte integrante delle tecniche di fecondazione in vitro,offriamo l’opportunità della Diagnosi Preimpianto a tutte le coppie che ne facciano richiesta.
La diagnosi preimpianto diviene indispensabile per le coppie portatrici di alterazioni cromosomiche , dove entrambi sono portatori sani di patologie come ad esempio la microcitemia o anemia mediterranea o la fibrosi cistica. Anche le coppie dove un partner sia portatore sano di una alterazione genetica, come una traslocazione tra due cromosomi, beneficiano della diagnosi preimpianto.
L’utilità della PGS è massima quando si deve scegliere quale tra i diversi embrioni prodotti sia sano e quindi abbia le maggiori possibilità di impianto in utero.Si ottiene così una forte riduzione dei tempi d’attesa della gravidanza e anche una forte riduzione dei costi psicologici ed economici delle tecniche di PMA.
Non dimentichiamo che talvolta sono proprio i costi psicologici che influenzano , talvolta in modo determinante, il raggiungimento del risultato.Alcune coppie reagiscono all’insuccesso abbandonando i tentativi, anche quando sono potenzialmente in grado di ottenere una gravidanza.E proprio la selezione embrionaria , consentendo di conoscere quali embrioni sono sani e quali non avranno una possibilità di sviluppo,consente di utilizzare i primi , abbreviando le attese ,limitando le delusioni.
La tecnica viene effettuata su embrioni al quinto giorno di sviluppo (stadio di blastocisti) prelevando lo strato più esterno (denominato trofoectoderma) che andrà a formare la placenta. In questo modo l’attendibilità dell’esame aumenta di molto e si riduce al massimo lo “stress della biopsia” e quindi il rischio per l’embrione.