Si è tenuto a Monaco di Baviera l’annuale congresso europeo al quale partecipano tutti i più importanti centri di sterilità,e dove vengono presentate le novità e le ultime ricerche nel campo della terapia della sterilità
Gli argomenti sono stati numerosi e le relazioni più interessanti hanno riguardato gli studi sulla genetica embrionaria preimpianto. Si è ribadito che questa tecnica consente di ridurre i tempi d’attesa di una gravidanza e non certo a migliorare la qualità embrionaria o i successi come viene affermato da qualche centro.
Sulla applicazione sistematica della diagnosi preimpianto su tutti gli embrioni prodotti ,non c’è l’assenso delle autorità scientifiche internazionali ,quindi chi lo fa non può affermare che questa opzione sia condivisa a livello scientifico e divulgarla come auspicata pratica routinaria per ogni coppia.
Le analisi genetiche preimpianto di screening restano indicate in situazioni ben individuate come precedenti fallimenti o nella poliabortività e ,chiaramente, quando ci siano alterazioni nel patrimonio genetico genitoriale.
Sottoporre l’embrione alla coltura sistematica fino alla quinta giornata ( blastocisti) ed effettuare la biopsia,non è tecnica che si possa applicare a tutti gli embrioni ,senza dover subire una certa percentuale di perdite.
Anche sulle stimolazioni ovariche ci sono state relazioni interessanti ,in particolare sulla possibilità di effettuare un doppio recupero di ovociti nello stesso ciclo.E’ ormai nota la possibilità di iniziare la stimolazione dell’ovaio un giorno qualsiasi del ciclo, come avviene per le donne con problemi oncologici, e questo facilita la possibilità di recupero ovocitario anche quando siano presenti problematiche temporali.
A Monaco ,in una riunione di ginecologi italiani presenti,sono stati affrontati anche i problemi sulla ovodonazione in Italia.Siamo in attesa di linee guida ministeriali ,nella speranza che queste non siano uno strumento per rendere difficilmente applicabile la sentenza della Corte Costituzionale.
Si è parlato delle problematiche legate alla scarsa risposta ovarica e delle strategie terapeutiche per ovviare a questo problema.
Ci sono farmaci efficaci ,come il testosterone ma con effetti collaterali importanti essendo un ormone maschile.
Il DHEA è sotto osservazione per valutare se possa avere effetti positivi.In ogni caso l’incremento della risposta risulta essere modesto.
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