Il 27 Gennaio 2014 il tribunale di Roma ha sollevato la questione di costituzionalità sul divieto per le coppie fertili di accedere alla procreazione assistita e alla diagnosi genetica preimpianto (PGD), anche se portatrici di malattie trasmissibili geneticamente.
È la seconda volta che il Tribunale di Roma si pronuncia a favore di una coppia fertile portatrice di distrofia muscolare di Becker, che si era rivolta al servizio di sterilità del Centro S.Anna, diretto dal Prof. Colicchia, per ottenere una diagnosi preimpianto.
In questa occasione il giudice ha deciso di rinviare la Legge 40 sulla fecondazione assistita alla Consulta per dubbi sulla legittimità del divieto di poter accedere alla diagnosi preimpianto per le coppie fertili. Un divieto incomprensibile se confrontato con la disponibilità che la stessa legge offre alle coppie infertili.
La legge 40 che, dopo la sua emanazione non ha trovato in Parlamento forze politiche in grado di modificarla nei suoi aspetti più punitivi per le coppie italiane , crolla sotto i ricorsi che le stesse coppie hanno promosso.
I medici che si occupano di diagnosi preimpianto, sono dalla parte delle coppie in questa difficile battaglia. La tecnica per eseguire PGD è senza dubbia complessa e alla portata solo di pochi centri privati,mentre nel SSN il Prof.Colicchia del Centro S.Anna di Roma ha dato la disponibilità ad implementarla anche nel pubblico.