Il momento del transfer embrionario e la decisione su quando e cosa trasferire rappresenta un momento fondamentale di tutto il percorso della fecondazione in vitro.
Per effettuare un trasferimento dell embrione ottenuto da fecondazione eterologa si possono sceglier due metodiche: transfer dell embrione nella cavità uterina dopo terapia di preparazione o transfer su ciclo spontaneo.
E’ obbligatoria la terapia per preparare l’utero della ricevente solo in caso di donne già in menopausa.
Le pazienti con cicli regolari possono farlo anche su ciclo naturale.
Le percentuali di attecchimento non variano tra i due gruppi,ma nei cicli trattati farmacologicamante si evitano le oscillazioni che si possono presentare anche nelle donne con cicli regolari,riducendo i rischi di cancellazione del trattamento a causa di ritardi dell’ovulazione.
Progynova in pma a cosa serve
La terapia è semplice e consiste nell’assumere estrogeni per via orale, ad esempio compresse di Progynova da 2 mg due/tre volte al dì, per un periodo variabile di norma non superiore alle quattro settimane,
Il Progesterone
Il progesterone è prescritto,nella seconda fase del ciclo, sia per via vaginale con compresse da 200 mg tre volte al dì sia con iniezioni sottocutanee (nome commerciale Pleyris) una o due volte al dì.
Questa seconda modalità,evita la fuoriuscita involontaria delle compresse vaginali prima del loro completo assorbimento , rischio che si corre soprattutto con le dosi della mattina.
Questo nuovo farmaco, un progesterone per iniezione sottocute, sta avendo un buon gradimento sulle pazienti,in quanto evita anche le reazioni locali presenti nella preparazione intramuscolare (Prontogest) ed è di facile auto somministrazione ed evita fastidiose perdite vaginali dei residui delle compresse.
Soprattutto, evita il disagio della introduzione della dose intravaginale a metà giornata ,che crea problemi a molte donne, in particolare quando si è fuori casa e obbliga a indossare assorbenti per settimane.
Il Progesterone viene aggiunto in un momento preciso, in modo da sincronizzare la fase del prelievo della donatrice con la fase del transfer embrionario nella ricevente.
Tutta la terapia viene protratta fino al momento del test di gravidanza e , se positivo continuata fino alla 9°/10° settimana.
I controlli che vengono effettuati nella fase precedente il transfer sono essenzialmente una o più ecografie endovaginali per il controllo della crescita endometriale.
Lo spessore dell’endometrio viene monitorato fino a quando raggiunge circa i 7 mm. indispensabili per un buon attecchimento dopo il trasferimento embrionale.
Il transfer degli embrioni viene eseguito con una cannula sottile e molto flessibile che non prevede nessuna sedazione in quanto non causa alcun disagio alla paziente.
Le percentuali di successo nella fecondazione eterologa sono molto alte , questo è dovuto soprattutto alla giovane età delle donatrici.
Alcuni centri consigliano una tecnica per facilitare l’impianto conosciuta con il nome di Pipelle.
La tecnica consiste nell’introdurre una sottile cannula (Pipelle) in utero nei giorni che precedono il ciclo di stimolazione ovarica. Questo faciliterebbe l’attecchimento degli embrioni post transfer per attivazione precoce di un meccanismo simile a quello indotto dall’embrione al momento del suo transfer in utero.