Vitrificazione degli ovociti in fecondazione assistita
Tra le conquiste decisive nella terapia della fertilità c’è la crioconservazione degli ovociti o vitrificazione .
Questa tecnica, negli ultimi anni, è divenuta di routine nei laboratori di embriologia dei Centri di fecondazione assistita.
La sua importanza è legata al fatto che oggi è possibile conservare e trasportare, in azoto liquido alla temperatura di meno 196 C°, ovociti, ma anche spermatozoi ed embrioni, per molti anni.
E’ Sicura?
Gli ovociti sono le cellule più grandi dell’organismo umano e per questo motivo, le più difficili da crioconservare. Il freddo, con le precedenti metodiche di congelamento, penetrando con una certa lentezza distruggeva alcune strutture cellulari, in particolare il fuso mitotico, coinvolto nella separazione dei cromosomi durante le fasi di divisione cellulare. Con il congelamento istantaneo o “vitrificazione” questo problema è stato in gran parte superato, consentendo la conservazione di ovociti, senza provocare danni critici alle strutture.
A cosa serve e come avviene
La vitrificazione viene utilizzata per consentire alla donna di recuperare ovociti di buona qualità ,in una età dove il danno dell’invecchiamento non è importante, preferibilmente prima dei 39 anni.
La tecnica consiste nel mettere gli ovociti in piccoli contenitori (cryotop) a diretto contatto con l’azoto liquido ottenendo l’istantaneo congelamento .Solo così si evitano i danni intracellulari e si ottiene un recupero dopo scongelamento del 95% degli ovociti vitrificati.
I vantaggi
E’ facile immaginare quali vantaggi nelle donne che, per qualsiasi motivo personale o di ordine sanitario, ottengano da questa tecnica. Si può decidere di crioconservare gli ovociti perché il tempo passa ed il partner giusto ancora non c’è,o perché si devono affrontare delle cure ( ad es.per tumori) che non consentano in quel momento di iniziare una gravidanza, o perché si è affetti da una patologia (ad es.endometriosi) che hanno un impatto negativo sulla qualità ovocitaria e non si vuole aggiungere anche il danno dell’invecchiamento cellulare. Alcune aziende negli USA hanno offerto questa tecnica come benefit alle proprie dipendenti per liberarle dall’ansia di dover avere obbligatoriamente una gravidanza in un momento che ritenevano non opportuno.
I risultati
Le percentuali di gravidanza dopo vitrificazione e scongelamento, sono sostanzialmente simili a quelle ottenute su materiale fresco e non ci sono evidenze, al momento, di differenze in termine di alterazioni fetali rispetto alle gravidanze ottenute con gameti freschi.
Per questi motivi questa tecnica ha rivoluzionato la medicina della riproduzione, consentendo di fecondare solo gli ovociti necessari per ottenere una gravidanza nel rispetto della legge , evitando la creazione di un eccesso di embrioni, e contemporaneamente di conservare un patrimonio di cellule riproduttive che possono dare la gioia della gravidanza anche ad un’età dove questa sia più difficile da ottenere