PGD o Diagnosi genetica preimpianto dell’embrione mediante tecnica NGS

PGS stato di salute degli embrioniLa PGT-A (o screening genetico preimpianto sulle aneuploidie o stato di salute degli embrioni),nel nostro Centro viene effettuata su embrioni allo stadio di blastocisti.

Queste si formano in quinta giornata dalla fecondazione e sono composte da 150-200 cellule.  La biopsia viene fatta asportando la parte più esterna, quella destinata a formare la placenta.Il materiale viene poi inviato al laboratorio di genetica che  effettuerà l’analisi mediante  l’Array-CGH ( Array – Comparative Genomic Hybridization). Il laboratorio ci potrà dare con la PGS informazioni sulle alterazioni numeriche dei cromosomi (aneuploidie) che rappresentano le alterazioni embrionarie più frequenti, con la PGD la mappa genetica completa.

La biopsia  in seconda o terza giornata di sviluppo embrionario (allo stadio di 6-8 cellule) è stata abbandonata ,in quanto  il numero ridotto di cellule che si analizzano non dà la stessa sicurezza diagnostica .

Sarà quindi possibile conoscere lo stato di salute degli embrioni prima della loro introduzione in utero.

Questa informazione è molto importante nei casi di aborti frequenti o di ripetuti insuccessi della fecondazione assistita, riducendo il numero di transfer inutili , costi e stress “da attesa del risultato”

Ottenuta la risposta genetica,  che possiamo considerare come “un’amniocentesi precocissima”, anche se  le due tecniche sono sostanzialmente diverse, si passa al transfer.

La tecnica Array CGH consente di evidenziare sia  le aneuploidie, cioè le alterazioni numeriche in più o in meno di cromosomi(PGT-A) che,  le alterazioni qualitative di essi (PGD).

La Sindrome di Down definita anche Trisomia 21,ad esempio, è caratterizzata da un cromosoma in più della coppia 21.La Sindrome di Turner dà un cromosoma sessuale in meno . Anche altre alterazioni di piccole porzioni di un cromosoma, come microdelezioni, traslocazioni sbilanciate o amplificazioni sono diagnosticate con questa tecnica.

Trasferire embrioni geneticamente sani, vuol dire anche aumentare in modo eccezionale la possibilità di gravidanza.Una recente pubblicazione (Fertil Steril. 2010 Oct;94(5):1700-6.Clinical application of comprehensive chromosomal screening at the blastocyst stage. Schoolcraft WB et al.) ha segnalato percentuali di successo(PR: pregnancy rate) dell’82,2% con una percentuale di gravidanza che arrivi al terzo trimestre del 69,9%,quasi il doppio rispetto alle stesse tecniche di procreazione senza la PGT-A.
I costi sono in via di progressiva riduzione, già oggi su una singola blastocisti sono sostanzialmente sovrapponibili.

Viene utilizzata la più innovativa metodica di indagine genetica chiamata Next Generation Sequencing (NGS) .Questa tecnologia è stata sviluppata per ottenere una risposta a partire da pochissime cellule, anche un sola. Il test genetico PGD con NGS ha una accuratezza del 99% . La PGD (o diagnosi genetica preimpianto per malattie monosomiche), viene effettuata ,nel nostro laboratorio ,sulle blastocisti (embrioni in quinta giornata di sviluppo) asportando poche cellule dalla parte più esterna,quella destinata a formare la placenta.Questo non comporterà rischi sul successivo sviluppo embrionario.

Sarà quindi possibile conoscere lo stato di salute degli embrioni prima della loro introduzione in utero.
Si ottiene cosi la loro mappa genetica, che da una risposta da considerare  come “un´amniocentesi precocissima”.  Il tasso di impianto delle blastocisti geneticamente normali è molto più alto rispetto a quelle non testate  e questo  vuol dire anche aumentare in modo eccezionale la possibilità di gravidanza.

La tecnica NGS consente di evidenziare le aneuploidie, cioè le alterazioni numeriche in più o in meno di cromosomi autosomi e di quelli sessuali.
La Sindrome di Down definita anche Trisomia 21,ad esempio, è caratterizzata da un cromosoma in più della coppia 21. La Sindrome di Turner dà un cromosoma in meno sessuale.
Anche altre alterazioni di piccole porzioni di un cromosoma, come microdelezioni,traslocazioni sbilanciate o amplificazioni sono diagnosticate con questa tecnica.
La diagnosi sullo stato di salute degli embrioni è indicata per conoscere preventivamente la loro genetica  e questo, oltre ad aumentare le percentuali di successo, è indicato per tutte le donne che vogliono evitare il rischio genetico  o per risolvere problemi di poliabortività legati ad alterazioni genetiche  embrionarie, o ancora per conoscere le cause di ripetuti fallimenti delle tecniche di fecondazione assistita.

Dati  recenti (https://www.eshre.eu/Data-collection-and-research/Consortia/PGD-Consortium/PGD-Consortium-Publications.aspx ) hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della tecnica con alte percentuali di gravidanze a termine di feti sani.

I costi si sono recentemente ridotti a livello di quelli di un’amniocentesi completa.

La PGD viene utilizzata in caso di coppie dove entrambi i partners sono affetti da una alterazione genetica.

Questo consente a coppie affette da  microcitemia,  una patologia molto comune in Sardegna e sulle coste tirreniche, di poter evitare di far nascere figli con Thalassemia major,che costringe a  trasfusioni per tutta la vita.

Anche le coppie con fibrosi cistica possono richiedere questa tecnica .

In generale questa sofisticata tecnica risulta molto utile nel combattere tutte quelle patologie legate ad alterazioni cromosomiche che possono essere trasmesse da genitori affetti o possono crearsi “de novo” nei loro embrioni

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