L’aborto spontaneo (ABS) si presenta entro le 10 settimane in circa il 10-15% delle gravidanze diagnosticate e rappresenta un momento doloroso nell’esperienza riproduttiva della coppia.
Ancora più impattante sull’equilibrio di coppia è quando gli episodi di ABS si ripetono (aborto ripetuto o ricorrente quando supera i tre). Il rischio di aborto, infatti, è del 25% con 2 precedenti aborti consecutivi, del 45% con 3 precedenti aborti consecutivi e del 54% con 4 precedenti aborti consecutivi.
Cause di aborto spontaneo
Le cause possono essere ormonali con interessamento della funzione tiroidea o anticorpali, in particolare la sindrome antifosfolipidi, o l’incompatibilità HLA-G o la trombofilia congenita. Anche la celiachia ricopre un ruolo importante nella patologia, per cui è necessario effettuare i test IgA e IgA anti transglutaminasi ed escludere negli asintomatici l’aplotipo HLA-DQ2/DQ8 presente nel 6% della popolazione sana e nel 25% di quella con celiachia.
Quelle più frequenti sono le anomalie genetiche fetali che aumentano con l’aumentare dell’età della donna e rappresentano, dopo i 36, anni circa il 70% dei casi.
Dato l’aumento dell’età nella quale si ricerca una gravidanza, questa patologia è particolarmente frequente nel nostro Paese e provoca un ritardo nella decisione di ripetere un ulteriore tentativo, mettendo a rischio, in alcune situazioni, l’equilibrio stesso della coppia.
Nuovo test per le anomalie genetiche fetali
Recentemente è stato proposto un nuovo test non invasivo, che si effettua sul sangue materno, per la ricerca delle anomalie genetiche fetali, evitando il test genetico su materiale abortivo, non sempre offerto dalla struttura di ricovero e che presenta una alta probabilità di insuccesso.
Il test si effettua quando è stata posta la diagnosi di aborto interno su una gravidanza di almeno 5 settimane e non oltre le 24 ore dall’espulsione del materiale abortivo o dalla revisione della cavità uterina.
È un test molto importante sia dal punto di vista psicologico, in quanto dà una risposta alla domanda del perché è avvenuto l’aborto, che dal punto di vista terapeutico, in quanto consente di proporre percorsi alternativi come ad esempio una fecondazione in vitro ICSI con diagnosi genetica sugli embrioni (PGT-A) prima del loro impianto in utero.